La radiobiologia è un’area multidisciplinare della scienza, che si propone di studiare, alla luce delle più recenti informazioni scientifiche, le modalità di interazione e gli effetti sugli organismi viventi, delle radiazioni ionizzanti e non ionizzanti dell’intero spettro elettromagnetico, con l’inclusione quindi della radioattività, radiazioni ionizzanti, radiazioni ultraviolette, luce visibile, microonde, onde radio, radiazioni di bassa frequenza (ultrasuoni, radiazioni termiche, trasmissione elettrica alternata). E’ quindi una combinazione di biologia, fisica, chimica, genetica molecolare, patologia, clinica ed epidemiologia. Lo sviluppo di questa branca è iniziato con la scoperta dei raggi X da parte di Roengten nel 1895, quando immediatamente fu chiaro che le radiazioni potevano avere sia effetti benefici che dannosi. La prima applicazione fu quella diagnostica, vista la possibilità di esaminare l’osso. In Italia la prima comunicazione ufficiale di una radiografia di una mano (con anello) avvenne il 2 febbraio 1896 alla Reale Accademia dei Lincei per opera del Prof Ròiti di Firenze. (segue)